Un po' di cibo per la mente
Questo testo è la traduzione in Italiano delle note finali di un articolo di Colin Campbell che è disponibile su internet a: http://www.mbendi.com/indy/oilg/p0070.htm. E' un articolo scritto veramente molto bene, con intelligenza e anche con un certo senso dell'umorismo. Mi è parso il caso di tradurre in Italiano le conclusioni che sono improntate a un sano ottimismo e che ci invitano a alcune considerazioni fondamentali su come potrebbe essere il nostro futuro
Un po' di cibo per la mente
Di C. Campbell, 2000
Traduzione di Ugo Bardi, Gennaio 2002
Gli economisti dicono che alti costi del petrolio non hanno importanza perche l'energia e' solo una piccola frazione del PIL - ma non si puo' mangiare l'Internet!
I geologi trovano il petrolio, gli ingegneri lo estraggono, ma non vi fidate degli economisti che vi dicono quanto ce ne e' rimasto!
Alla fine dei conti, Il petrolio e' controllato da eventi nel Giurassico, che sono immuni dalla politica.
Una crisi del petrolio e' male per i politici. Dare la colpa all'OPEC o alle compagnie petrolifere non funzionera' molto a lungo. Sarebbe meglio fare un'analisi corretta delle vera situazione e informare il pubblico. Nessuno da la colpa al governo per i terremoti. Allora la gente non gli darebbe la colpa nemmeno per una crisi petrolifera se si rendessero conto che e' un fenomeno naturale "se non ti occupi della realta', la realta' si occupera' di te"
Cerchiamo di non essere troppo allarmisti. Non casca il mondo al momento del picco. Quello che cambia e la percezione, quando la gente si accorge che la crescita del passato diviene il declino del futuro. Potrebbe portare a un declino dell'egemonia culturale e economica degli stati uniti - che non tutti vedrebbero come una cosa cattiva. Le preoccupazioni riguardo al clima perderanno importanza. Ma utilizziamo le nostre attuali riserve di petrolio con intelligneza per facilitare la transizione. Potremmo essere sorpresi dalle soluzioni come, per esempio, la produzione su larga scala di idrogeno dal sole.
Il picco della produzione del petrolio e' un punto di transizione per l'umanita'. La transizione verso il declino sara' un periodo di grande tensione. Le priorita' si sposteranno verso l'autosufficienza e la sostenibilita'. Alla fine, puo' darsi che sara' un mondo migliore!
C. Campbell, 2000