La Transizione
dai soci ASPO Italia 23/3/2022
ASPO-Italia, con i mezzi conoscitivi a sua disposizione, ha fatto qualche conto e propone un diverso approccio alla questione energetica: smettiamo di dire alle classi dirigenti che devono fare qualcosa per affrontare il problema ed iniziamo a dire, innanzitutto a noi stessi, cosa si deve e si può fare, in quale direzione si deve spingere, quali opzioni si devono accogliere e quali respingere.
Abbiamo preso i dati energetici dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) e di altre fonti e, ragionandoci sopra, siamo giunti alla conclusione che globalmente l’energia necessaria all’umanità potrebbe essere lasciata invariata rispetto a quella del 2019, o anche ridotta rispetto ai consumi dichiarati di energia primaria, producendola interamente da fonti rinnovabili e curando contemporaneamente uno dei problemi principali del mondo attuale che è l’ingiustizia nella distribuzione dell’energia che è poi la base di tutte le ingiustizie sociali ed economiche.
Facile? Niente affatto. I problemi sono molteplici e implicano grandi cambiamenti geopolitici, sociali, economici, demografici ecc. Per questi cambiamenti secondo noi vale la pena di lottare da oggi, donne e uomini, giovani e anziani, in uno sforzo collettivo ed epocale.
Il nostro contributo quantitativo, è un contributo aperto, cioè soggetto ad essere modificato dall’intelligenza collettiva, tecnici e scienziati sono benvenuti purché cerchino di rendere un servizio alla società nel suo insieme e non ai padroni del vapore (in senso letterale). Lo mettiamo a disposizione pronti a spiegarne genesi e fine, a modificarlo e a discuterlo.
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